Nel cuore del cantiere: la TBM prende forma
Nel cantiere dello Scolmatore del Bisagno, prende corpo una delle macchine più imponenti e complesse dell’ingegneria contemporanea: la TBM (Tunnel Boring Machine). Questa macchina, progettata per realizzare gallerie in modo preciso e sicuro, è in fase di progressivo assemblaggio e rappresenta il fulcro tecnologico dell’intervento sotterraneo. Nei prossimi tre mesi sarà completata l’installazione dei sistemi interni, ma già oggi si stanno montando componenti chiave, come lo scudo intermedio, che avrà il compito essenziale di guidare la macchina nel tracciato del tunnel.
Le principali componenti della TBM:
1. La testa rotante: il cuore dello scavo
La parte più iconica e riconoscibile della macchina è la testa fresante, una ruota rotante con razze porta-utensili su cui sono montati “cutter” o dischi di taglio, realizzati in metallo duro. Questi utensili, progettati per frantumare diversi tipi di terreno, sono facilmente sostituibili in base alle condizioni geologiche affrontate.
La rotazione, lenta ma potente, è garantita da un rotore dedicato, al quale la testa è collegata. La sua funzione è quella di scavare e disgregare il materiale davanti alla macchina, consentendo l’avanzamento continuo.
2. Lo scudo protettivo: penetrare e proteggere
La TBM è protetta da uno scudo metallico, suddiviso in tre sezioni, che ha il compito di penetrare nel terreno e proteggere i complessi sistemi meccanici interni. Attualmente, si sta montando lo scudo intermedio, che sarà essenziale per mantenere la traiettoria corretta della TBM durante l’avanzamento nel tunnel. Questo componente contribuisce in modo determinante alla precisione e sicurezza dello scavo, evitando deviazioni e garantendo stabilità.
3. Il sistema di spinta: avanzare nel tunnel
Il movimento in avanti della macchina è affidato a un sistema composto da martinetti idraulici longitudinali. Questi dispositivi esercitano una spinta controllata contro il rivestimento prefabbricato in conci, che sarà fornito a breve. Grazie a questo sistema, la TBM può avanzare in modo graduale e sicuro, “appoggiandosi” sulla galleria già realizzata alle sue spalle.
Prossimi step del cantiere
Dopo il completamento dello scudo intermedio, inizierà l’assemblaggio interno della macchina. Al termine di questo processo, la TBM sarà operativa e potrà iniziare lo scavo del tunnel previsto per lo scolmatore.
Questo cantiere rappresenta un’opera strategica per la messa in sicurezza idraulica del territorio genovese, e l’avanzamento della TBM è il simbolo visibile di un’infrastruttura che migliorerà la resilienza del territorio. Una macchina tecnologicamente sofisticata, che lavora in silenzio sotto terra, ma con effetti tangibili sulla sicurezza e sul futuro della città.
LA FOTOGALLERY DI ROBERTO BOBBIO